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MAROCCO :

La geografia fisica del Marocco è caratterizzata dalla presenza di due grandi catene montuose: la catena Rif, a ridosso della costa mediterranea, e quella dell'Atlante che attraversa tutto il Paese da Sud-Ovest a Nord-Est e ha vette che superano i 4 000 m s.l.m. Nella parte più meridionale del Marocco si incontra il grande deserto del Sahara in corrispondenza del quale la presenza di insediamenti umani diventa estremamente rarefatta.


CLIMA :

Osservando la notevole estensione del territorio del Marocco e la sua particolare morfologia si può dividere il Paese in diverse microaree climatiche. Il clima del Marocco può essere suddiviso in cinque sotto-zone:

Oceanico (in blu nella mappa) , Mediterraneo (in marrone e rosa) , Montano (in grigio) ,Continentale (in nero tratteggiato) , Desertico (in bianco e rosso)


LINGUE :  

Le lingue ufficiali del Marocco sono l'arabo e il tamazight. Di questa popolazione che parla tamazight, una parte la parla come lingua madre, l'altra parte come seconda insieme al locale dialetto arabo. Inoltre, i dialetti berberi parlati in Marocco sono principalmente raggruppati in 3 gruppi linguistici: tarifit nel Rif, tamazight nell'Atlante e tashelhit nel sud. Il francese è de facto la seconda lingua (non ufficiale) del paese ed è ampiamente utilizzata nell'amministrazione, nei media e nell'istruzione superiore. Una minoranza di marocchini nelle regioni settentrionali del paese parla lo spagnolo come seconda o terza lingua.


ARCHITETTURA :  

Oltre all'architettura religiosa occorre anche citare l'architettura urbana con il suq (o bazar) che, anche se a una prima vista può sembrare una costruzione di case senza criterio, in realtà è costruito secondo criteri caratteristici dell'architettura urbana dell'Africa settentrionale. La struttura prevede un intreccio di vie alternativamente coperte per permettette di mantenere il clima al suo interno fresco e aerato. Il riferimento del suq è la moschea e intorno a essa si sviluppano i vari negozi con una rigorosa gerarchia dettata dalla merce posta in vendita. Pertanto si va dai negozi di candele e di oggetti di culto in generale, prossimi alla moschea, per passare via via allontanandosi, ai librai, ai merciai e per finire, nei pressi delle mura, i negozi utili ai carovanieri.

Un discorso specifico va fatto a proposito di quella che è stata chiamata "architettura berbera", che si esprime nel ksar e nella qasba (o kasbah). Il ksar è un villaggio fortificato cinto da un muro con quattro torri con una sola entrata che porta alla via principale centrale normalmente coperta. Il muro di cinta risulta di terra nella parte inferiore mentre è di mattoni nella parte superiore dove finestre strette e lunghe consentono nel contempo l'ingresso della luce e una buona difesa da potenziali nemici. La qasba, simile al ksar, è una struttura più urbana dai colori intensi e dalle torri decorate modellandone l'impasto.


MUSICA :  

In Marocco la musica classica, sia che sia strumentale o vocale, è chiamata arabo-andalusa, per via del suo sviluppo attorno all'anno 1000 nella Spagna islamica. Oggi le composizioni, in buona parte, sono organizzate in cinque movimenti dal diverso metro. Nella sua composizione l'orchestra presenta strumenti a corda come il rebab, uno strumento ad arco che viene considerato parte della famiglia dei liuti, l'oud, uno strumento cordofono a manico corto anche questo membro della famiglia dei liuti, il qanun, cetra trapezoidale con numerosi cori di corde tesi su un piano armonico di pergamena, il violino e vari strumenti a percussione.


CUCINA :  

La cucina marocchina ha come base, secondo molte leggende, il cibo tipico dei nomadi (pecora, verdure e datteri) con contaminazioni arabe e francesi. I piatti che ne derivano sono un concentrato di vari sapori che vanno dal dolce al salato. In un piatto unico è possibile trovare carne, frutta e verdura, condita anche con dello zucchero. Tipici piatti sono il tajine, il couscous, la pastilla, il m'shoui, la harira, le polpette e i merguez (salsicce di carne ovina o bovina).

Lungo la costa è possibile gustare sia crostacei come l'astice, l'aragosta e i gamberoni sia altri tipi di pesce come sardine e sogliole. In ogni strada è facile imbattersi in venditori di fichi d'India e datteri ma anche asparagi selvatici.

Mandorle, miele e zucchero sono la base di molti dolci marocchini: tipici dolcetti sono le "corna di gazzella" dove la pasta di mandorle si mescola con l'estratto dei fiori d'arancio. È possibile trovare anche ottima pasticceria con cioccolata nonché biscotti caratteristici oltre a differenti varietà di croccantini. Dolce tradizionale è la "pastilla au lait" con sfoglie, una crema di latte, mandorle tritate e, talvolta, estratto di rose e cannella. La bevanda tipica del Marocco è il tè alla menta o con gelsomino che hanno anche un tipico rito di preparazione. Inoltre la cucina marocchina si differenzia dal nord al sud. Assai rara e prelibata è la crema dolce di Argan. Il Marocco è molto ricco di varie spezie.


FESTIVITÀ :  

Il calendario è lunare pertanto le festività islamiche non hanno Giorno stabiliti per tutti gli anni. Mentre le feste nazionali sono:

1º gennaio: capodanno

1º maggio: festa del lavoro

30 luglio: incoronazione Mohammed VI[29]

20 agosto: Rivoluzione

21 agosto: festa della gioventù

6 novembre: anniversario marcia verde

18 novembre: festa dell'indipendenza

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